Parliamo di … Overture
Oggi parliamo di …
Perchè inizio questa rubrica?
Innanzi tutto mi presento, mi chiamo Amon Pal abbreviazione di Amon Palocchio, per alcuni sono conosciuto anche come Amon Tools, alle volte detto Il Tools, o solo Amon. Sono una persona normale, con una vita normale e senza pretese. (Se non quella di cambiare il mondo).
Quest’oggi mosso da quella vocina che alcuni chiamano la “Voce della Coscienza” ho deciso di intraprendere un viaggio di pensiero ed incarnazione dello stesso tramite questo variegato blog.
Nel mondo in cui viviamo, con le tecnologie che questo ci offre, sempre più spesso ci rendiamo conto di quanto siano corte le distanze tra ogni suo abitante, e non mi riferisco solo al regno umano, ma anche a tutti i suoi 3 sotto regni (Minerale, Vegetale ed Animale).
Oggi posso tranquillamente asserire che analizzando come questo mondo funzioni, noi che siamo i governanti temporanei di questo pianeta per l’eredità che abbiamo, non possiamo non essere consapevoli del fatto che sulle nostre spalle ricadano un sacco di responsabilità. Responsabilità che qualcuno potrebbe dire di non aver richiesto, ma che tutta via ci appartengono.
Seguitemi in questa analisi:
Noi si nasce, nella migliore delle ipotesi, in una famiglia che, quanto meno anche se non ci ha cercato, ci ha accettato ed ha deciso di tentar di far del suo meglio per darci quegli strumenti di cui abbisognamo per poi noi un giorno fare lo stesso con i nostri figli. Quindi Evoluzione. Come sappiamo l’Evoluzione è quella forza intrinseca ad ogni atomo di materia che spinge la forma/essenza a cercare di migliorarsi. Oggi guardandoci intorno pare che si sia in una fase contraria.
Tutto quello che succede pare portarci avanti sotto un aspetto tecnologico, e indietro sotto un aspetto etico e morale. Come sappiamo se 2 elementi fondamentali non viaggiano di pari passo ciò che ne deriva è una crisi. Si perchè se ho un sacco di strumenti, ma non ho la vera conoscenza ed intelligenza di come utilizzarli per il bene comune, ecco che echeggia il concetto “Questo è un male!“, “Si stava meglio quando si stava peggio!“, “Se nessuno avesse inventato questo o quello ora saremmo più sereni!“.
Ma questo perchè? Perchè di pari passo ci manca la ponderatezza, il buon senso, il senso del dovere, insomma tutto quello che i nostri nonni avevano e che a noi par d’aver perduto. In realtà andare avanti di pari passo non è impresa facile. Noi quindi abbiamo nel nostro DNA (concedetemi l’analogia) già tutto quello che i nostri avi avevano, con in più la tecnologia. Questa tecnologia però ci ha asuefatto e ci ha fatto credere che potesse DA SOLA, risolvere tutti i mali del mondo.
Ora trabocchiamo di tecnologia, ma il mondo sta peggio di prima. Qualcuno potrebbe dire: .. “Ci serve teconologia più tecnologica!” Ma ahimè credo che in questo modo si entri in un circolo vizioso imperituro. Ciò che oggi davvero serve è fermarsi un momento, a scapito di tutto quello a cui illusoriamente tendiamo a credere necessario e vitale.. Fermarsi e pensare…
- Dove siamo arrivati?
- Cosa abbiamo?
- Cosa non funziona?
- Cosa può essere migliorato?
- Cosa è superfluo?
- Cosa davvero è importante?
Fino a che anche soltanto 1 persona continui a pensare esclusivamente al suo bene personale, senza considerare che il suo bene personale è direttamente proporzionale al bene di ogni altro Essere, fino a che questa tendenza non verrà compresa, analizzata e portata sul piatto di un profondo esame, fino a quel momento sarà tutto vano, sarà un cercar di tappare un buco in una botte che perde creando altri buchi in altre parti della botte stessa.
Indolenza, rassegnazione, morte interiore.. sono questi i veri nemici dell’umanità.. non il petrolio, il carbone, le emissioni di CO2, la persecuzione delle balene per farne creme di bellezza e tutto quanto noi si pensi sia un male.. Perchè il male si sconfigge con il Bene, e non condannandolo e continuando a parlare di quanto fa male il male..
Se ti rompi un dito cosa fai? Cosa fai?
Vai da tutti e dici: “Hei ma lo sai che mi son rotto un dito? Non sai che male mi fa! Oh se solo potessi capire il mio dolore!” (e nel mentre soffri e il tuo dito diventa una salsiccia, rischiando che poi divenga storto e che così rimanga per il resto della tua vita)
Oppure ti rechi all’ospedale, trovi il medico e gli dici: “Dottore ho fatto una stupidaggine, oppure è successo un incidente.. ma, Dottore di fatto mi son rotto un dito, e son qua per farmelo curare, cosicchè io possa guarire imparando la lezione, per poi una volta guarito continuare la mia attività al 100% delle mie capacità, ma con un valore aggiunto: sapendo che se metto il dito tra l’incudine e il martello questo mi si rompe!”
Ci invito a Riflettere
Amon Pal
Belle parole…ma in pratica?
(Noi si nasce, nella migliore delle ipotesi, in una famiglia che, quanto meno anche se non ci ha cercato, ci ha accettato ed ha deciso di tentar di far del suo meglio per darci quegli strumenti di cui abbisognamo per poi noi un giorno fare lo stesso con i nostri figli. )
Sicuro?
In pratica ognuno di noi deve sforzarsi prima di tutto di cambiare il modo di pensare, e poi agire di conseguenza.
Per il resto, ho detto nella migliore delle ipotesi, poi ovviamente ci sono altri casi, ma tutto è sempre da ricondurre all’uso che l’essere umano fa del sesso.